Uso e manutenzione stufe a pellet

Il  procedimento di avviamento della stufa è più o meno simile per tutte ed è sempre descritto esaurientemente nelle istruzioni allegate a qualunque modello. In ogni caso, come già detto, è del tutto consigliabile far realizzare installazione e  prima accensione da personale specializzato, che provvederà anche ad istruire gli utilizzatori con l'esempio pratico.

Di seguito, ecco comunque qualche indicazione generale:

Ricordarsi che alla prima accensione la coclea è completamente vuota, quindi potrebbe essere necessario aggiungere manualmente una manciata di pellet nel braciere.

In fase di accensione inizia il preriscaldamento della resistenza di accensione che dura qualche minuto. E' questa l'unica fase durante la quale la stufa assorbe una notevole potenza, se si è titolari di un contratto standard da 3 kw è meglio assicurarso che altri impianti  ad alto assorbimento (forni e scaldabagni elettrici, etc) siano disattivati.

Inizia poi la fase di caricamento del pellet, la cui velocità può variare a seconda dell'impostazione scelta. Il pellet, a contatto con l'aria riscaldata dalla resistenza si innesca producendo una piccola fiamma (in genere prima della comparsa della fiamma è possibile vedere qualche scintilla svolazzare per la camera di combustione). Quando la temperatura è sufficientemente alta, si avvia il ventilatore dello scambiatore di calore. (Notare che in fase di spegnimento della stufa il ventilatore di scambio può restare in funzione anche per diversi minuti a velocità massima dopo la scomparsa della fiamma, perchè le parti metalliche restano comunque a lungo cariche di calore.).

Terminata la fase di accensione e stabilizzazione, la stufa entra in modalità di lavoro, la fiamma aumenta progressivamente di dimensioni sino a stabilizzarsi alla andatura prevista dal livello di riscaldamento impostato.

Non aprire mai lo sportello della camera di combustione durante le fassi di accensione ed uso della stufa. La patre più soggetta ad usura della stufa è la resistenza di accensione. Nel caso vada fuori uso, è comunque possibile accendere la stufa usando la classica diavolina, una volta accesa la fiamma, la stufa funzionerà comunque in automatico. Non utilizzare MAI liquidi infiammabili per accendere il pellet.

La pulizia generale completa della stufa e della canna fumaria e la "messa a punto" dell'impianto deve essere effettuata almeno una volta all'anno da personale specializzato ed autorizzato, pena la decadenza della garanzia. Molti produttori offrono un prolungamento anche consistente della garanzia in caso venga sottoscritto un contratto di assistenza periodica con centri autorizzati.

La manutenzione ordinaria della stufa è affidata all'utilizzatore, e prevede in genere una pulizia del piano del fuoco, del braciere, del cassetto della cenere e di alcune aperture nel vano fuoco specificate a seconda del modello e del produttore. L'operazione deve essere eseguita almeno un paio di volte a settimana con un aspiratore, meglio se specifico (se ne trovano in commercio a prezzo abbordabilissimo).

La manutenzione periodica da parte del personale specializzato prevede in genere la pulizia interna ed esterna di tutti i condotti fumi della stufa, la rimozione del rivestimento interno del focolare e la pulizia e disincrostazione del crogiolo e del relativo vano, la pulizia dei ventilatori e la verifica dei loro giochi e fissaggi, l'ispezione, pulizia e disincristazione della resistenza di accensione e del suo vano, la pulizia dell pannello della centralina e del telecomando, l'ispezione dei cavi elettrici, delle connessioni e del cavo di alimentazione, la pulizia del serbatoio pellet e la verifica del gioco coclea-motoriduttore, infine il collaudo con caricamento ed accensione.

Almeno una volta all'anno è necessaria l'ispezione e la pulizia del canale da fumo e della canna fumaria ed il controllo del loro tiraggio.
Ogni uno o due anni, in caso di uso quotidiano con più di due o tre accensioni al giorno, sarà necessario sostituire la resistenza elettrica.