Uso e manutenzione della stufa

La maggior parte degli utilizzatori di stufe a legna sarebbero d'accordo nel confermare che il confortevole calore delle loro stufe ripaga ampiamente degli sforzi impiegati per produrlo.

Tuttavia, un minimo di sforzo è necessario.

stufa a legna

Il "rodaggio" della stufa

Le stufe a legna, contrariamente alle stufe a pellet, non sono apparecchi automatici, e richiedono un periodo di rodaggio, sia per la stufa che per l'utilizzatore, per funzionare al meglio.

Una manutenzione accurata della stufa e della canna fumaria ne manterrà alta l'efficienza e la sicurezza.
La maggior parte delle stufe richiede in realtà assai poca fatica per essere manutenuta correttamente, niente più che una periodica pulizia ed una ispezione dei condotti.
Grazie alla grande efficienza nella combustione, le buone stufe attualmente in commercio presentano meno problemi con la produzione di cenere e di creosoto dei vecchi modelli, tuttavia dei periodici controlli saranno inevitabili.

La cenere

Una stufa con un cassetto per la cenere non deve essere svuotata finché il cassetto non è colmo; in effetti, uno strato di cenere sul fondo della stufa di fatto migliora la combustione, agendo come isolante e sostenendo il calore delle braci alla base del fuoco. Anche nelle stufe senza cassetto, in cui la cenere va rimossa con una paletta, è sempre bene lasciarne un leggero strato sul fondo, durante il periodo in cui la stufa è in uso.

Per rimuovere la cenere, oltre alla paletta, sarà comoda una spazzola metallica, da usare con cautela, per evitare di disperdere cenere nell'ambiente.
Ricordate che la cenere appena rimossa conserva facilmente al suo interno delle piccole braci che possono restare accese anche per molto tempo; è bene, pertanto, disporre provvisoriamente le ceneri in un contenitore metallico dove possano raffreddarsi completamente, prima di smaltirle definitivamente.
La cenere di legna può essere utilizzata come fertilizzante per giardini, in quanto contiene molto potassio, ma è anche fortemente alcalina, quindi è utile solo con alcuni tipi di terra.

Ispezionare la stufa

Almeno una volta all'anno, ma più spesso se la stufa è usata molto, controllare le griglie di combustione, se sono presenti, o il piatto di fondo della stufa; sono parti soggette a notevole surriscaldamento e possono corrodersi o deformarsi.

Smontare periodicamente anche il deviatore dei fumi e tutte le parti interne rimovibili e pulire l'interno della stufa con una spazzola metallica, sino all'uscita fumi della stufa se possibile, per evitare l'accumulo di depositi di cenere che il flusso dei fumi trascina con sé, e che possono alla lunga ostruirne il decorso.

Le stufe di cotto, quando possibile, andrebbero almeno una volta ogni tanto smontate, per controllare e pulire il percorso dei fumi. Queste stufe, specie se utilizzate con legna resinosa, possono formare depositi di condensa e creosoto addirittura al loro interno, oltre che nella canna fumari

Guarnizioni e sigillanti

Verificare periodicamente anche la tenuta delle guarnizioni in fibra di vetro o in fibra ceramica delle porte e di tutte le parti smontabili. Normalmente vanno sostituite a intervalli che variano da uno a tre anni, secondo il tipo di stufa, l'intensità di utilizzo, etc. Le guarnizioni devono restare almeno un po' elastiche al tatto: quando sono completamente vetrificate, è senz'altro ora di sostituirle.

Nelle stufe di ghisa controllare periodicamente anche la tenuta del mastice refrattario utilizzato per sigillare tra loro i vari pezzi dell'assemblaggio. Il mastice, sia pure dopo anni, diventa secco e a volte friabile; se i pezzi della stufa non sono molto strettamente avvitati tra loro, può sbriciolarsi e aprire delle piccole falle nella tenuta d'aria della stufa. Potrebbe a questo punto essere necessario smontare completamente la stufa, operazione che è meglio affidare ad un professionista. Comunque, nelle buone stufe, casi del genere si presentano solo dopo molti anni di duro e onorato servizio.

In generale, se con il registro dell'aria completamente chiuso la combustione continua ad essere vivace, significa probabilmente che si sono aperte delle falle nella tenuta stagna della stufa, e che è ora di cambiare le guarnizioni o di verificare la tenuta del mastice.

La ruggine

Le stufe in ghisa o in acciaio sono costruite con metalli resistenti alla temperatura, ma non inossidabili. Occasionalmente, specie in case normalmente disabitate in zone umide, potranno presentare macchie di ruggine. In questo caso possono essere riverniciate con vernici per alta temperatura o trattate con apposite paste grafitate.

La pulizia generale si fa utilizzando un panno morbido appena inumidito di acqua, senza l'impiego di alcun detergente, e sempre a freddo.

Le stufe smaltate non presentano in genere problemi di ruggine, ma sono naturalmente più delicate. La pulizia si effettua ugualmente a freddo con un panno umido. Nel caso che un urto scheggi lo smalto, il danno può essere trattato con un ritocco specifico che normalmente il produttore consegna insieme alla stufa.

Le stufe di cotto possono essere periodicamente riverniciate con una apposita soluzione. In genere vanno comunque riverniciate completamente, perché il semplice ritocco resta visibile.

I vetri

Il vetro atermico delle stufe può essere mantenuto pulito con una soluzione di soda o potassa, ma il metodo più semplice è l'utilizzo della stessa cenere della stufa, strofinata leggermente sul vetro con l'aiuto di un panno umido o di un pezzo di carta di giornale, sciacquando poi sempre con acqua. Ovviamente anche questa operazione va fatta a freddo. Per le incrostazioni più resistenti, una rasoio di sicurezza usa e getta, usato come raschietto, ottiene buoni risultati.

Una soluzione di soda aiuta anche a pulire le macchie di fuliggine dai mattoni di rivestimento dei camini. Le macchie molto dure possono essere trattate con una soluzione di acido muriatico, che però può scolorare i mattoni, e non deve mai essere usato sulle pietre. Versare prima l'acqua e poi l'acido in un largo recipiente, applicare con un panno e risciacquare immediatamente con abbondante acqua.

Il creosoto

Il peggior nemico di un impianto a legna è il creosoto (vedi alla sezione combustione).
I depositi di creosoto cominciano a formarsi quando la temperatura della canna fumaria scende sotto i 150 °C. Per evitarli, si deve cercare di mantenere la stufa alla sua andatura normale più a lungo possibile. Volendo tenere accesa la stufa tutta la notte, sarà inevitabile regolare la stufa al minimo, per prolungare la combustione; in questo caso, dopo aver fatto un bel carico di legna, e prima di chiudere il registro dell'aria al minimo, lasciate bruciare la stufa alla massima andatura per almeno 20-30 minuti, per eliminare quanta più umidità possibile dalla legna e ridurre al minimo la formazione di creosoto. La mattina dopo, per prima cosa, riavviate al massimo la stufa, per bruciare via il creosoto formatosi durante la notte.

La pulizia della canna fumaria

In ogni caso, e anche con le migliori stufe e canne fumarie, la formazione di depositi di creosoto è inevitabile, quindi una regolare pulizia della canna fumaria è indispensabile.
La canna fumaria va pulita almeno una volta all'anno, e molto più spesso se la stufa è in uso quotidiano e viene usata legna resinosa o non perfettamente secca.
La pulizia può essere affidata ad uno spazzacamino professionista, ovvero alla propria buona volontà, tenendo conto che può essere un lavoro decisamente sporco.

Si trovano in commercio le spazzole adatte, in acciaio se il camino è in muratura, meglio in nylon se il camino ha il flusso interno in acciaio. Le spazzole sono dotate di bastoni in fibra di vetro flessibili e collegabili in successione sino all'altezza desiderata. La cosa migliore è infilare la spazzola dall'alto, dopo aver rimosso il comignolo, piuttosto che dal basso, se non si vuole essere investiti dalla fuliggine rimossa. Infilare la spazzola collegata al primo bastone e spingerla su e giù per brevi tratti, man mano che la si fa scendere, aggiungendo un nuovo bastone ogni volta che è necessario, fino a giungere alla base della canna fumaria. Recuperare la spazzola svitando di volta in volta i bastoni, e ripetere l'operazione, se necessario. La spazzola deve forzare leggermente dentro il condotto. Se il tetto è molto alto e ripido, l'inesperienza può essere pericolosa, ed è meglio affidare il lavoro ad un professionista. Se la canna fumaria è piccola e bassa, si può lavorare dal basso, poiché i depositi saranno comunque ridotti. E' in ogni caso una buona norma indossare guanti ed occhiali di protezione e proteggere naso e bocca con una maschera per la polvere

Il canale da fumo può essere pulito più facilmente, posto che siano stati previsti degli sportelli di ispezione. Se si tratta dei classici tubi smaltati, probabilmente rimuoverli completamente non sarà un grosso problema, ed è anzi bene farlo, per controllarne lo stato interno dopo la pulizia, dato che la loro durevolezza è assai inferiore a quella dei tubi in acciaio o dei condotti in muratura. Dato il loro costo contenuto, se non si è perfettamente sicuri della loro condizione, è meglio sostituirli addirittura, anche tutti gli anni, se la stufa viene usata molto. Nel rimontarli, ripristinare la tenuta stagna dei giunti con del mastice refrattario.

Subito prima dell'inizio della stagione successiva specie in case non sempre abitate, è bene ispezionare canale da fumo e canna fumaria, anche se sono stati già puliti, per verificare che non presentino ostruzioni dovute a nidi di insetti, uccelli o piccoli mammiferi.